La via del Garofano

Strada gravel d'Arneo

I pretesti salentini – La via del Garofano

“Convinti di trovare soltanto un crocefisso piantato in terra in mezzo alle pietre e, invece, il tesoro è nascosto sotto ai piedi. E’ la cripta ipogea di Sant’Antonio Abate…”

Trip summary

Altare del Santuario Madonna dell'Annunziata a Squinzano
Altare del Santuario Madonna dell’Annunziata a Squinzano

Prefazione

L’intento è quello di seguire una traccia ideata dalla Pro Loco di Squinzano, pubblicata e ben raccontata su https://www.salento.bike/sulla-via-del-garofano-tracce-di-fede-antica/ (sito ideato e curato da Roberto Guido) sulla base di una storia che narra di fede e visione con protagonista Maria Manca, donna di Squinzano alla quale apparve la Madonna che, porgendole un garofano le chiese di portarlo a Galatone. Fatto che sarebbe accaduto nel lontano ottobre del 1621.

(per gli approfondimenti dei cenni storici, fare riferimento tra le altre, alle fonti disponibili ampiamente in rete)

La via del Garofano

In sintesi

Con riferimento alla “Via del Garofano” da Squinzano a Galatone: adatto a tutte le tipologie di biciclette dotate di pneumatici che possono percorrere un minimo di strade sterrate e bianche.

Non presenta particolari difficoltà di percorrenza perchè totalmente pianeggiante. Porre attenzione agli attraversamenti di arterie stradali principali con traffico automobilistico prevalente.

Dettaglio altare Santuario Santissimo Crocifisso a Galatone
Lo splendido altare del Santuario del S.S. Crocefisso a Galatone

I punti di interesse religiosi sono elencati in ordine di percorrenza partendo da Squinzano:

  • Santuario dell’Annunziata e della Madonna del Garofano, Squinzano
  • Cappella della Cona, Carmiano
  • Santuario di San Giuseppe da Copertino
  • Abbazia Santa Maria di Casole
  • Cripta di Sant’Antonio Abate, Nardò
  • Santuario Madonna della Grazia, Galatone
  • Santuario del Crocifisso, Galatone

La tappa di collegamento

Tratto iniziale nato come tappa di collegamento tra Tuglie (mio luogo di partenza in bicicletta) e Squinzano per poi proseguire sulle tracce della Via del Garofano, vero pretesto che mi ha spinto a pedalare questo percorso, ha evidenziato comunque degli spunti interessanti durante la percorrenza seduti sulla sella. Oltre a Galatone e Nardò, si pedala nell’area a ovest di Lecce in territorio a vocazione vinicola dove i profumi di mosto si mescolano a quelli della terra d’Arneo (ovviamente presente nella stagione in cui l’uva matura penzola nei vigneti).

Strade d'Arneo
Le stradine secondarie asfaltate d’Arneo

Abitati con i loro piccoli centri storici tipici come quelli di Leverano, Veglie, Salice Salentino, Guagnano fino ad arrivare a Squinzano si susseguono, tutti con le loro piazzette con annesse torri con orologio, le loro chiese matrici, i vicoli stretti e freschi.

Porta di Tramontana a Veglie
Porta di tramontana, Veglie

Sottopassaggio ciclabile a Salice Salentino

Vitigno nei pressi di Leverano
I vigneti di Leverano

Nel mezzo stradine secondarie a bassissimo traffico automobilistico e totalmente pianeggianti con pochissimo sterrato, peraltro presente a ridosso di Squinzano, dove si arriva solo dopo aver scalato uno strappetto di pochissimi metri. Qualche masseria antica e abbandonata su cui puntare l’occhio è presente per strada, per il resto, si pedala in solitudine nel silenzio d’Arneo, unico posto nel Salento dove la bassa densità di popolazione si percepisce marcatamente.

La via del Garofano

Esperienza e sensazioni

Al di là del percorso di fede che solitamente spinge a percorrere una via di pellegrinaggio, può essere interessante seguire le tracce storiche e culturali per raccontare un territorio come quello salentino. Si parte da Squinzano scendendo verso la valle della cupa su stradine a prevalenza ciclabile e ciclovie tranquille fino a ridosso di Novoli e per i primi 6 chilometri.

Santuario Madonna dell’Annunziata a Squinzano

La facciata frontale San Giuseppe a Copertino
Chiesa San Giuseppe da Copertino

Strade secondarie nella Valle della Cupa
Ciclabile nella valle della Cupa

In effetti tutto il percorso iniziale si snoda nel entroterra salentino senza particolari sussulti tra vigneti e campi coltivati su strade secondarie asfaltate a bassissimo traffico automobilistico fino giungere alla città natale di San Giuseppe da Copertino.

Gravel nell’Arneo

Da lì in poi il percorso cambia completamente volto lasciando di fatto le tranquille strade asfaltate per un percorso sterrato bianco lungo sette chilometri fino alle porte della zona industriale di Nardò e che farà sicuramente felici i possessori di biciclette gravel.

Ingresso Cripta Sant'Antono Abate
Ingresso cripta Sant’Antonio Abate

Dettaglio dell'affresco
Dettaglio affresco cripta

Vista frontale Santuario Santissimo Crocifisso a Galatone
Facciata chiesa del Crocefisso, Galatone

Centro storico a Copertino
Centro storico di Copertino

Cripta Sant’Antonio Abate

Una chicca che merita un commento in più (perchè mi ha sorpreso) è forse il punto più misterioso della via di pellegrinaggio del garofano: ci si avvicina convinti di trovare soltanto un crocefisso piantato in terra in mezzo alle pietre e, invece, il tesoro è nascosto sotto ai piedi. E’ la cripta ipogea di Sant’Antonio Abate.

Panoramica affreschi cripta
Panoramica degli affreschi della cripta Sant’Antonio Abate di Nardò

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